mercoledì, marzo 29, 2006

Generalizzare i diritti o la subordinazione?

Sulla newsletter del Centro Riforme dello Stato è uscito un bel articolo di Bronzini - link dal titolo di questo articolo - su come superare, fuori da una logica lavorista, il problema dell'europrecariato. E' un resoconto su cosa è cambiato nel diritto del lavoro in italya nell'ultimo quinquennio, per poi porre la questione più importante: come si supera la precarietà? come rilanciare il diritto del lavoro in italya? come chiede nel titolo dell'articolo "generalizzare i diritti o la subordinazione?"
Io sono nettamente per la prima ipotesi, temo che con l'intenzione di cancellare la precarietà si faccia un salto indietro, da una flessibilità eccessiva del mercato del lavoro a una rigidità che non è detto faccia meno danni (oltre a essere terribilmente deprimente) alla nostra salute psicofisica.
La soluzione è da cercare altrove, fuori da una visione lavorista e sviluppista, bisogna riuscire cioè a fare come nel '73 quando con lo statuto dei lavoratori la rigidità del mercato del lavoro venne distribuita anche sulle spalle del capitale e non solo del lavoro.
Questa volta si tratta di scaricare l'insostenibilità sociale della precarietà sulle spalle delle aziende e attrezzando un nuovo sistema di welfare.

Ah, in primo luogo per questo rifonda non avrà il mio voto. Insieme a chi pensa solo a farci lavorare, che dei diritti nel caso se ne parla poi.

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