lunedì, settembre 25, 2006

La Spagna della speculazione e dell'abusivismo

Proprio come avevo sospettato durante le mie vacanze spagnole, le coste spagnole sono ricolme di obbrobri edilizi e di verdissimi campi da golf: sapete, che fossero degli obbrobri i miei occhi non ne avevano dubbi, però non sapevo se questi fossero pure regolarmente licenziati (con le consecutive riflessioni sulle politiche del territorio messe in pratica nella Spagna di Zapatero...).



Ma non si pensa mai male abbastanza: nel documento che ogni anno rende noto Greenpeace sulla situazione delle coste spagnole sono raccolti dati inquietanti. Negli ultimi cinque anni sono state approvate licenze edilizie per 2.630.000 case.
La costa stá subendo un attacco indiscriminato da parte di potenti agenzie immobiliarie internazionali che, con la complicitá degli amministratori locali, costruiscono paesi, villaggi interi con centinaia di case identiche in zone dalle scarse risorse idriche.
Questo meccanismo stá accelerando la desertificazione di immense aree del sud. I piú accaniti sostenitori del mattone propongono deviazioni fluviali per alimentare gli assetati campi da golf che servono da specchietto per le allodole per gli investitori europei.

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