lunedì, gennaio 08, 2007

2007 da paura...

Rientriamo in baracca e ricominciamo dunque.

In primis con l'augurio a tutti quelli che passano da queste parti di uno splendido anno 2007... e poi un augurio anche allo stesso finoaquituttobene che vede arrivare a mille i contatti dalla sua nascita ad oggi.

L'anno è cominciato proseguendo il mite inverno che aveva chiuso il 2006, le montagne sono spelate e senza traccia di neve (vera!), gli orsi del trentino non sono andati per questo in letargo - o lo hanno interrotto - e negli ultimi giorni si sono fatti notare ai bordi delle piste di sci. Che sia un inverno caldo lo avevamo capito, ma purtroppo questi segnali, assieme ad altri provenienti da altre latitudini, sembrano ancora una volta sbatterci in faccia una realtà in cui la catastrofe è già in corso, in cui le grida "al lupo, al lupo" che qualche volta e probabilmente sempre più sentiremo rimbalzare di media in media non saranno sufficienti a cambiare uno stato di cose che non si è prodotto istantaneamente ma lungo tutta l'epoca dell'industrializzazione.

E tutto sommato le voci dei media mainstream a proposito dei segnali della catastrofe ecologica in corso mostrano subito una tensione tutta strumentale al problema: infatti si tratta sempre di capire quali danni economici provocheranno i mutamenti climatici.

Ed allora se ad 800 Km dal Polo Nord nell'agosto del 2005 si staccò un iceberg di 66 Km quadrati la notizia diviene tale solo in questi giorni, non tanto perché le analisi del caso solo da poco hanno confermato che la causa dello staccamento è il surriscaldamento globale ma perché "ora c'è apprensione per quest'isola impazzita, perché con la prossima estate potrebbe iniziare a vagare per il Mare di Beaufort dove vi sono molti di pozzi di gas e greggio e numerose petroliere in transito. E contro questo monumentale iceberg, caso in cui si dirigesse contro una base di tal genere, si potrebbe fare ben poco. Nell'estate del 2006, l'isola di ghiaccio si è mossa per circa 50 km in un'area libera da impianti petroliferi e dove non passa alcuna nave, ma il problema potrebbe diventare serio per la prossima estate. E far scattare l'allarme" (da
Repubblica).

Comunque, buon 2007 da paura a tutti.

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